
Tendinopatia calcifica del sovraspinoso: cos’è e come si cura
Dolore notturno alla spalla? Difficoltà nel sollevare il braccio lateralmente?
Se riconosci questi sintomi, potresti soffrire di tendinopatia calcifica del sovraspinoso. Si tratta di una condizione caratterizzata dall’accumulo anomalo di ioni calcio a livello osteo-tendineo, che ostacola il movimento e provoca dolore, soprattutto durante la notte o con determinati movimenti della spalla.
Questa patologia, che interessa uno dei principali tendini della cuffia dei rotatori, può essere associata a ulteriori problematiche che aggravano il quadro clinico. Tra queste troviamo:
- Borsite subacromion deltoidea, caratterizzata da un aumento di liquido all’interno dell’articolazione e della capsula.
- Sofferenza di altri tendini, come il capolungo del bicipite, l’infraspinato o il sottoscapolare.
Quali sono le cause della tendinopatia calcifica?
Le cause non sono sempre chiare, ma esistono diversi fattori che possono contribuire all’insorgenza di questa patologia, tra cui:
- Traumi ripetuti o microtraumi: movimenti ripetitivi o carichi eccessivi sulla spalla possono danneggiare il tendine.
- Alterazioni della circolazione sanguigna locale: una ridotta vascolarizzazione può compromettere il metabolismo del tendine, favorendo l’accumulo di calcio.
- Alterazioni ormonali: alcuni studi suggeriscono una correlazione tra questa condizione e i cambiamenti ormonali, specialmente nelle donne.
- Predisposizione genetica: in alcuni casi, può esserci una tendenza familiare a sviluppare questa patologia.
Sintomi principali
La tendinopatia calcifica del sovraspinoso si manifesta con una serie di sintomi tipici:
- Dolore acuto o cronico: spesso localizzato nella parte anteriore o laterale della spalla.
- Limitazione nei movimenti: difficoltà nel sollevare il braccio lateralmente o sopra la testa.
- Dolore notturno: peggioramento del dolore durante il riposo, soprattutto se si dorme sul lato interessato.
- Sensazione di rigidità: ridotta mobilità articolare.
In alcuni casi, il dolore può essere così intenso da limitare significativamente le attività quotidiane, come vestirsi o sollevare oggetti.
Come si diagnostica?
La diagnosi di tendinopatia calcifica del sovraspinoso richiede una combinazione di anamnesi clinica, esame fisico e indagini strumentali. Gli strumenti diagnostici più utilizzati includono:
- Radiografia: fondamentale per identificare la presenza di calcificazioni nel tendine.
- Ecografia: consente una valutazione dettagliata dei tessuti molli e delle dimensioni delle calcificazioni.
- Risonanza magnetica (RM): utile nei casi più complessi, per escludere altre patologie concomitanti.
Come si cura la tendinopatia calcifica del sovraspinoso?
Il trattamento varia a seconda della gravità della condizione e dell’impatto sulla qualità della vita del paziente. L’obiettivo principale è ridurre il dolore, favorire il riassorbimento delle calcificazioni e ripristinare la funzionalità della spalla.
Terapie strumentali: Onda d’urto e laser ad alta potenza
Tra le opzioni terapeutiche più efficaci troviamo l’alternanza tra onda d’urto focale e laser ad alta potenza.
- Onda d’urto focale: stimola il processo infiammatorio fisiologico, attivando linfociti e macrofagi, che aiutano ad assorbire la calcificazione. Questo trattamento non rompe direttamente le calcificazioni, ma le rende più facili da eliminare attraverso il sistema linfatico.
- Laser ad alta potenza: riduce il dolore, l’infiammazione e l’eccesso di liquido articolare. Il laser è particolarmente utile per migliorare il comfort del paziente e accelerare il recupero.
Tecniche manuali osteopatiche: il metodo Mulligan
Dopo aver ridotto il dolore e migliorato l’infiammazione, si possono applicare tecniche manuali, come il metodo Mulligan. Questo approccio consente di:
- Correggere le disfunzioni articolari.
- Migliorare la fluidità del movimento.
- Ridurre ulteriormente eventuali tensioni o rigidità.
Esercizi di rinforzo muscolare in eccentrica
Il percorso terapeutico si conclude con esercizi mirati al rinforzo muscolare in eccentrica. Questi esercizi sono fondamentali per:
- Prevenire future ricadute.
- Migliorare la resistenza del tendine.
- Ripristinare la forza e la stabilità della spalla.
Eseguire regolarmente gli esercizi di rinforzo, sotto la guida di un fisioterapista esperto, è essenziale per un recupero completo.
Altre opzioni terapeutiche
In alcuni casi, se i trattamenti conservativi non risultano sufficienti, si può ricorrere a interventi più invasivi, come:
- Infiltrazioni di cortisone: utili per ridurre il dolore e l’infiammazione nei casi più acuti.
- Rimozione chirurgica delle calcificazioni: indicata solo nei casi gravi, quando la calcificazione è di grandi dimensioni e non risponde ad altri trattamenti.
- Artroscopia: tecnica minimamente invasiva per rimuovere le calcificazioni e trattare eventuali lesioni associate.
Prevenzione della tendinopatia calcifica
Anche se non è sempre possibile prevenire questa patologia, alcuni accorgimenti possono ridurre il rischio:
-
- Evitare sovraccarichi e movimenti ripetitivi: soprattutto durante le attività sportive o lavorative.
- Rafforzare i muscoli della spalla: con esercizi mirati, per migliorare la stabilità articolare.
- Correggere eventuali disfunzioni posturali: affidandosi a professionisti qualificati.
- Riconoscere e trattare tempestivamente i primi sintomi: per evitare complicazioni.
Conclusioni
La tendinopatia calcifica del sovraspinoso è una condizione comune, ma spesso sottovalutata, che può compromettere significativamente la qualità della vita. Grazie a trattamenti mirati, come l’onda d’urto, il laser ad alta potenza e le tecniche manuali, è possibile ottenere un recupero completo e prevenire ricadute.
Se sospetti di avere questa patologia, rivolgiti a un medico o a un fisioterapista esperto per una diagnosi accurata e un piano terapeutico personalizzato.